M. RITA VITA E L'ARTE CHE SGORGA DALL'ANIMO, Giammarco Puntelli
Ha in lei tutta la passione, la fretta di chi ha atteso troppo la possibilitá di far emergere il suo vero stato d'animo, mutevole, a volte contrastante, di chi ha atteso troppo tempo per vedere apparire le proprie emozioni, nostalgie, energie. Si chiama Maria Rita Vita, fino a qualche mese fa "ragioniere di professione". Ora "pittore di professione". Da sempre "artista nell'anima". Artista perché la capacitá di creare abita nel suo essere al mondo.
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MARIA RITA VITA E L’ARTE CHE SGORGA DALL’ANIMO

di Giammarco Puntelli

La Nascita di un’emozione che si può condividere

Un giorno, una giovane donna ha smesso di avere dubbi, ha lasciato libertá all’universo intorno a lei.
Ha provato la gioia incontenibile di essere una scoperta anche per se stessa.
E da quel giorno tante cose sono cambiate.
I suoi viaggi nel mondo dell’arte sono diventati percorsi di vita.
Dalle strade del suo animo è scesa nei vicoli più stretti, quelli inesplorati, quelli che possono sorprendere. E si è affidata all’emozione che è diventata forma, colore, linea. Stiamo parlando di un’artista singolare per forza creativa, stiamo parlando di Maria Rita Vita.

Lei è passata da un’interessante primo ciclo di approccio alla pittura dovenotiamo un animo che cerca la sua strada, che si incammina lungo un percorso, a un secondo dove corre, tolti gli occhiali delle geometrie estetiche, in una dimensione di libertá che è coraggio, fiducia, sinceritá.
Quella libertá che è indispensabile per volare col vento, morire in una goccia di rugiada e rinascere fra le onde del mare in un’alba di luce.
E cosí, nel secondo ciclo, i colori sono diventati le sfumature del suo sangue, le atmosfere che regnano nei suoi quadri una galleria di stati d’animo, microcosmi indipendenti, e le opere, frutto della sua capacitá di “partorire” le emozioni che la travolgono, sono i battiti del suo cuore.

Nel suo iter ha scoperto di avere un “fratello” chiamato mare, un altro chiamato cielo, una “sorella” chiamata terra. Sono in realtá “presenze” del suo animo.
E tutto ció che al primo impatto puó sembrare confusione emozionale, osservandolo, prende forma e posizione come parti del suo essere al mondo, del suo sogno eterno, della sua vita quotidiana.

Mentre ammiriamo l’eleganza tendenzialmente statica e rilassante (oserei dire rassicurante!) del primo ciclo, non rinunciamo a vivere la velocitá, il vortice di immagini, emozioni, stati d’animo offerto dal secondo, dove l’energia liberata è piena protagonista.

Nel lavoro di Maria Rita Vita troviamo la ricerca di tanti maestri del Novecento, maestri italiani ed internazionali, come ricerca di veritá e sperimentazione di “luoghi” colorati dove i limiti formali sono solo il pretesto per essere un qualcosa da superare.
Ma, occorre sottolinearlo, il suo lavoro è estremamente originale perché nasce totalmente dalla sua vita e dai suoi sogni.

Fra i suoi temi preferiti, nel primo ciclo, il mare e la natura secondo un’interpretazione nel contenuto e nei colori molto particolare.
Nel secondo ciclo, parlerei solo di visioni di stati d’animo, di libertá, di sentimenti (compreso la vicinanza al contenuto religioso).

Maria Rita Vita è un’artista vera, un’artista semplice con una grande energia, un’artista che sorprende nel cambio di forme, temi e dinamiche artistiche.
In lei e nella sua opera il mescolarsi di colori caldi e freddi, di corpi solidi e fluidi, di movimenti leggeri e rapidi, di semplicitá e ricchezza artistica.
In lei e nella sua opera il confondersi e l’unirsi di tristezza e gioia, entusiasmo e malinconia, realtá e sogno, sacro e laico, veritá e fantasia.
In ció che crea troviamo la vita di ciascuno di noi dove velocitá e riflessione si allineano.

Maria Rita Vita ha il coraggio di “dar vita” ai suoi stati d’animo e alle sue emozioni e mostrarle, a lei va la nostra gratitudine di vedere espresso ció che abbiamo nelle pieghe del cuore,le nostre paure, le nostre speranze.
E la nostra gratitudine per mostrarci, con il suo lavoro quotidiano, quanto sia fondamentale inseguire i propri sogni mescolandoli con la realtá come quando osserviamo da una spiaggia in una giornata di luce lo scomparire del confine fra il mare e il cielo, fra gli spruzzi d’acqua di un’onda e un vento leggero e caldo.